“Le nostre scelte sono proprio sempre le nostre?”

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  • AI MIEI PEGGIORI ALUNNI

    Di tutti i miei amati alunni

    ho amato di più

    e amerò sempre di più

    voi che secondo gli standard

    eravate considerati i peggiori

    ma in realtà eravate i più fragili

    e i più a rischio.

    Questo anche nella speranza

    che sentendovi amati

    riuscirete ad amare l’istruzione

    e a stimare le istituzioni.

    Ma soprattutto nella speranza

    che ripensando

    ad una mia parola

    ad un esempio

    o ad un insegnamento

    riuscirete a fermarvi in tempo

    se mai vi doveste trovare

    nell’attimo rischioso

    di un passo sbagliato.

    Tosca Pagliari (dicembre 2022)

  • I GATTI TORNANO A CASA

    I gatti tornano a casa.

    Camminano e tornano

    senza sapere la strada

    ma tornano.

    Tornano da chi li ha portati via.

    Non ne conoscono la ragione

    ma tornano.

    Stanchi, sfiniti

    a volte persino feriti

    eppure tornano.

    Loro non hanno paura

    vedono nel buio

    e lo attraversano.

    Avremo noi anima da gatto

    e ritorneremo anche noi

    dopo essere stati portati via?

    Sapremo attraversare il buio

    e raggiungere la luce?

    Sapremo rifare il percorso al contrario

    per ritornare a casa

    anche se mai nessuno

    ce lo abbia insegnato?

    Ci basterà il coraggio?

    E ci sarà aperta un’altra porta

    un’altra occasione

    magari migliore?

    Tosca Pagliari (novembre 2022)

  • DI POESIA CHE TE NE FAI?

    Dove nasce la poesia?

    Nella terra di mezzo

    tra saggezza e follia

    tra euforia e malinconia.

    Di che si nutre la poesia?

    Di ritagli di ieri

    d’immagini e pensieri

    di ideali e convenzioni

    di ragioni e di emozioni.

    A che serve la poesia?

    Proprio a niente

    non ti nutre, non ti veste

    non ti cura

    non ti dà una dimora.

    Allora è conveniente?

    Allora che ti resta?

    Allora a chi interessa?

    Magari un po’ consola

    un po’ accompagna

    un po’ svuota

    e un po’ colma.

    Magari un po’ si vola

    un po’ ci si lagna.

    È economico carburante

    che ti può portar distante

    dal prosaico malessere.

    È quel mare in cui si nuota

    e reggi l’onda

    così la tua vita non affonda.

    Tosca Pagliari (novembre 2022)

  • RESTERÒ

    Resterò sotto forma

    di segni e parole

    appesa ad una virgola,

    inchiodata a un punto

    abbracciata da parentesi

    trafitta da un punto esclamativo

    agganciata come amo

    da un punto interrogativo

    spiegata da due punti

    sospesa saltellando

    su tre puntini in fila.

    Resterò sotto forma

    di parole banali

    abbinate a rendere effetto

    a magia di metafore

    apparizioni d’immagini.

    Resterò per dire

    quando il silenzio

    mi avrà inghiottita .

    Resterò sotto forma di segni

    e parole srotolate

    su versi e rime

    e sarò altra forma

    altra sostanza

    finché altre menti

    mi verranno incontro.

    Tosca Pagliari (novembre 2022)

  • FILOSOFIA DEL CALZINO BUCATO

    QUEL CHE PUO’ VENIR FUORI DAL BUCO DI UN CALZINO

    Volevo buttare via tutto il paio per un buco in uno dei due calzini. Bucato, via! Poi ho provato un senso come di pena. L’altro era ancora intatto e strutturalmente stavano bene tutti e due. Ago e filo e l’ho ricucito. Mentre davo i punti, per riunire i lembi dilaniati e distaccati, anche i miei pensieri si cucivano uno dopo l’altro. Stavo rammendando ( etimologia di: dare ammenda, riparare un danno) e pensavo a come spesso si buttano via i rapporti tra le persone per non sapere scusare o chiedere scusa, per non sapere compatire gli errori, per non sapere trovare un “punto” d’incontro così come dà il punto l’ago, che s’infligge e punge, ma cuce e ripara. Allora ho riflettuto sul fatto che un tempo la gente era più incline a rammendare tessuti e rapporti umani. Era gente che conosceva l’arte dell’umiltà, non faceva sprechi, non ostentava appariscenze. S, perché tutto finisce per traslare da un significato ad un altro, il fare diventa diventa pensiero, l’abitudine si fa consuetudine. Viviamo nell’era del comodo, del sempre nuovo, del tutto perfetto e lo applichiamo ad ogni evenienza. 🧦

    Ecco è la filosofia del calzino bucato.🧦

    Tosca Pagliari ( novembre 2022)

  • ECONOMIA DEL DOLORE

    Ti arriva un dolore e lo scansi perché non ce la fai a sopportarlo. Lo congeli da qualche parte e fingi che non ti appartenga. Non ti senti più forte e neanche vigliacca, lo rimuovi e basta per proseguire. Poi nel tempo arrivano tutti gli altri e più o meno fai la stessa cosa. Succede che un debole raggio di sole, sotto forma d’immagine o di parola o di qualsivoglia altro effetto rievocativo, te lo scongeli e te lo ripresenti caldo caldo e terribilmente attuale. Allora eccolo di nuovo lì e ti trova più sprovveduta che mai. Nessuno può neanche comprenderti perché i fatti ormai sono inimmaginabili al resto del mondo. È lì che capisci pienamente come risparmiarsi il dolore sia un atto di coraggiosa e rischiosa economia di vita.

    Tosca Pagliari ( novembre 2022)

  • SI PUÒ

    Se si può ricamare

    un tatuaggio

    sopra una cicatrice

    si può cantare

    una canzone

    sopra un pianto.

    Se si può indossare

    un vestito a fiori

    su un corpo indolenzito

    si può ridere

    più forte di un urlo.

    Se si può tingere di rosso

    labbra amare

    si può baciare la vita

    con qualunque dolore

    si sia presentata.

    Tosca Pagliari (novembre 2022)

  • Per imparare i numeri ordinali nella notte di Halloween.

    HALLOWEEN NIGHT

    IT’S HALLOWEEN NIGHT.

    THE MOON IS BRIGHT

    I AM IN MY BEDROOM.

     A WITCH IS FLYING

    OVER A BLOCK OF FLATS

    SHE HAS GOT FOUR CATS

    IN A ROW ON HER BROOM.

    THE FIRST CAT IS RED

    AND HIS NAME IS FRED.

    THE SECOND CAT IS BLACK

    AND HIS NAME IS JACK.

    THE THIRD CAT IS GREY

    AND HER NAME IS MAY.

     THE FOURTH CAT IS BROWN

    AND HE IS FALLING DOWN.

    CAN THE WITCH CATCH HIM

    BY HIS LONG TAIL NOW?

    Tosca Pagliari (ottobre 2022)

  • TEMPO INUTILE

    Il tempo inutile

    lo spreco di momenti

    ma anche di ore, mesi, anni.

    Il tempo futile

    le situazioni dormienti

    il tempo dei danni.

    Il tempo guastato

    quel che poteva essere

    ma non è stato.

    Il tempo morto

    senza nulla tessere

    dove tutto pare storto.

    Il tempo che non torna

    eppure cambia forma

    che nessuno ha vite valide

    se prima non è stato crisalide.

    Nessuno è nato

    già farfalla

    e si deve prima affondare

    per imparare

    a stare a galla.

    Tosca Pagliari (ottobre 2022)

  • MANI

    Quel che si vede

    invecchiare prima

    sono certo le mani.

    Perché con le mani

    s’è fatto e disfatto

    accarezzato e picchiato

    sollevato e spinto

    medicato e ferito

    lavato e sporcato

    cucito e strappato

    regalato e rubato

    colorato e scarabocchiato.

    Tutta la vita

    passa tra le mani

    e per le mani.

    Non c’è nulla

    che non sia mani .

    E le mani sono occhi

    dove non si vede

    sono linguaggio

    dove non ci sono parole

    sono il rifugio

    di un volto affranto

    e di una testa stanca.

    Le mani quando

    ancora non lo sapevano

    si sono fatte piedi

    per imparare a camminare

    e quando hanno capito

    sì sono fatte coppa

    per donare

    e quando hanno sentito l’orrore

    sì sono fatte

    maschere per gli occhi.

    Hanno imparato a scrivere

    per immortalare pensieri

    e preparare cibi

    per nutrire i propri cari.

    E quando hanno cercato

    un’altra mano

    è stato per compagnia

    per porgere aiuto

    fare la pace

    stringere un patto .

    Tutto sì che è passato

    tra le mani

    anche ciò

    che si è raccattato da terra

    per portarlo

    all’altezza del cuore.

    Tosca Pagliari (ottobre 2022)