Author: Tosca Pagliari

  • QUANTO PIOVE

    Quanto piove
    quando piove!
    Manca quel ticchettio garbato
    quel gocciolio di gronda
    di rimabalzo cadenzato.
    … Quanto piove
    quando piove!
    Scrosci improvvisi
    tra lunghi silenzi
    torrenti tra cielo e terra
    gorghi di flutti
    impazziti.
    Quanto piove
    quando piove!
    Anche la natura
    ha imparato l’arte
    della spettacolarità.

    Tosca Pagliari ( ottobre 2011)

  • SE DOMANI

    Se domani ci fosse un miracolo
    se domani fosse migliore
    se domani si potesse sorridere
    se domani si potesse dirigere ogni cosa
    nel verso giusto,
    ecco sarebbe già sprecato
    dover attendere tutta la notte,
    ma il domani è incerto
    e tutta la notte serve
    per immaginare e sperare
    forse anche pregare.

    Tosca Pagliari (ottobre 2011)

  • FOGLIE D’AUTUNNO

    Dalla voce di Carlotta Ciulli ( ottobre 2020)

    Che si diranno mai
    le foglie moribonde
    che frullano nell’aria?
    Che si diranno nel brusio
    … dell’ultimo grido?
    Lo sanno che vanno via
    nel vento
    per tornare alla terra
    e dalla terra
    trasformarsi in
    alimento del domani?
    O soltanto
    si lasciano andare
    quiete
    senza l’inutili domande
    senza dubbie risposte?

    Tosca Pagliari.

    (ottobre 2011)

  • L’OMBRELLO ARCOBALENO

    Il cielo piange
    cantilene di pioggia,
    gocce infinite
    rimbalzano a terra
    formano rivoli tristi
    accanto ai marciapiedi,
    ma un ombrello arcobaleno
    piroetta tra le mani
    di un fanciullo allegro
    che si para gli schizzi
    tra schiamazzi e risa;
    confonde la circostanza,
    l’animo padrone di vita
    e se la gioca a sua letizia.

    Tosca Pagliari (ottobre 2011).

  • SUL PONTE

    Imparare a camminare sul ponte
    sospeso
    tra il pilone del passato
    e il pilone del futuro.
    Camminare serena
    senza vertigini
    nell’ampio spazio del presente
    senza saltare da cima a fondo
    tra nostalgie e desideri
    tra ricordi e preghiere
    tra rammarichi e proponimenti.
    E vivere, finalmente vivere
    di vita immediata
    come una creatura appena nata.

    Tosca Pagliari. (ottobre 2011)

  • VUOTO


    In questo spazio vuoto,
    con il cuore vuoto
    la mente vuota
    l’ispirazione sottovuoto,
    la mia tristezza svuoto.

    ( Tosca Pagliari ) ottobre 2011

  • FOTOGRAFIE

    Livida la linea dell’orizzonte
    spezza
    il cielo di cenere
    e il mare d’argento.

    Massi di nero lucido
    in abbraccio
    di bianca spuma.

    Il pescatore
    attende quieto
    il pesce all’amo.

    Il gabbiano
    plana adagio
    ad ali spiegate.

    Il mio volto
    s’inumidisce
    di spruzzi salmastri.

    La mia pelle
    s’arriccia
    alla brezza di mare.

    Solo i miei occhi
    scattano fotografie.
    Le sviluppa
    la camera buia della mente
    su membrane indelibili
    e segrete
    dove nessuno
    ha accesso.

    Tosca Pagliari (28 settembre 2011).

  • 13 AGOSTO 2011

    Come quando si secca una fonte
    il battito s’arresta
    tutto si sospende
    e può più l’incredulità
    che il dolore
    più la rabbia
    che il dolore.
    Ma il dolore
    cuoce fino al midollo
    e non c’è sole
    che c’era ieri
    non c’è cielo
    che c’era ieri,
    anche la speranza
    diventa paura
    di delusione.
    Sospesa ai confini del mondo,
    di tutto il mio mondo.
    Vergognosa
    di non saper sostenere la lotta.
    Avvilita
    di non saper trasmettere
    forza e conforto.
    Come un lembo di nube
    vago nel vento
    e non so posarmi
    non so salire
    non so dire
    se non alludere
    perchè anche il dire
    fa paura.
    Inimmaginabile era
    inimmaginabile
    avrebbe dovuto rimanere.
    Adesso mi sveglio
    sudata
    era un sogno cattivo
    d’ agosto.
    Adesso mi sveglio
    sudata
    era prima
    tutto un lieto sogno
    ora è inquietante
    realtà.

    Tosca Pagliari ( agosto 2011)

  • POMERIGGIO DI LUGLIO

    Il vento gonfia le tende

    vele di noia

    nel pomeriggio

    lento.

    Il mare

    è uno scorcio

    un richiamo pigro

    confuso

    tra ozio

    e azione.

    Solo l’orizzonte

    è una linea netta

    tra cielo e terra

    tra volo

    e posa.

    ( Tosca Pagliari) Luglio 2011

  • INCONTRI E RINCONTRI

    Fili e connessioni
    camere web, microfoni e suoni.
    Tasti, documenti, schede di memoria,
    informazioni,
    mappe satellitari
    avvisi, calendari,
    progressi, scienza,
    storia,
    impossibile restare senza.
    Fili e connessioni,
    siti sociali,
    espressioni
    di vita a distanza,
    volti e voci
    oltre la lontananza
    veloci
    agli incontri
    dal monitor nella propria stanza.
    Fili e connessioni,
    colori ed emozioni.
    Colore freddo della tecnologia
    colore caldo della magia
    di quel che pareva impossibile
    e diventa vero, visibile.
    Colore rosso degli affetti
    vissuti sotto altri tetti.
    Colore bianco e nero
    di foto scolorite
    e reperite
    tra uno scanner e un invio
    di amici perduti
    nel tempo reale
    ritrovati con un messaggio virtuale.
    Colore caldo di scambi, d’aiuti,
    un archivio
    infinito di fonti
    di ponti
    tra esseri lontani
    eppure presenti ad uno
    incredibile raduno
    di sfiorar di mani
    e di racconti.

    Tosca Pagliari (luglio 2011)