Dietro vetri appannati
cielo torvo
di temporale.
Davanti a vetri appannati
sguardo lontano
oltre il pensiero
e l’essenza
dell’oggi.
Sopra vetri appannati
ghirigori smarriti
che rincorrono inizi
senza fine
e svaniscono
nell’acquerugiola
stanca.
(Tosca Pagliari, marzo 2014)
Come occhi gonfi di pianto…
SUGGESTIONE
Vetri appannati
come occhi al risveglio
dopo un dolce sogno.
Trovarsi sul bordo,
tra l’onirica illusione
e il mondo quotidiano.
Non sapere dove fluisce
e precipita il fiume della vita.
(R.R., 14/03/2014)
Ogni poesia è figlia di altri figli e altri figli avrà.
Mi piace.
Anche a me piace il pensiero di un futuro per la poesia che mi rassicura sul futuro della vita stessa.