Recensione della relatrice Prof.ssa Gabriella Favruzzo in occasione della presentazione ad Angera.
Tosca è un’insegnante con la voglia di scrivere e un’estate al mare, sulla spiaggia, scrive su fogli e foglietti una storia.
Tosca scrive così un romanzo e la Casa Editrice A&B lo pubblica. E’ un sogno che si realizza?
Noi possiamo ripercorrere con lei la storia di una casa che “attorniata da campi aridi, se ne stava lì umida e sbiadita, quasi candente: come se fosse stata punita per aver racchiuso echi garruli di bambini, sospiri adolescenziali, sussurri di segreti… Nessuna anima viva poteva entrarvi, nessun fantasma uscirne”. Ada ritrova le foto del suo passato e da quelle sporche, scolorite, spiegazzate, graffiate, rosicchiate…trae spunto per raccontare ai propri figli la storia della sua famiglia. Tutto ha inizio da una giovane baronessa che alla fine d’aprile dell’anno 1860 “se ne stava diritta come sua postura, sul soglio di pietra lavica e lasciava che i profumi di Sicilia le inondassero le narici, il cuore, la mente”. La giovanissima baronessa sceglie di stravolgere non solo la sua vita e le sue tradizioni di famiglia, ma anche il futuro di tutti i personaggi della storia. Al filone sicilano si unisce quello toscano grazie ad Alessio Piccolomini che con la lunga barba bionda scivola sulle calme acque del Tirreno per unirsi agli altri garibaldini. Grazie ai loro nipoti conosceranno dei mondi così diversi,ma entrambi affascinanti e coinvolgenti: la magia e la passione della Sicilia, la forza e la razionalità della gente di Toscana. Dalla spedizione dei Mille all’emigrazione in America dei primi del Novecento: le vicende storiche fanno da sfondo alle imprese di due famiglie che si incontreranno in un paesino di una provincia ligure. Il resto è storia più recente che ha il dolce sapore dei ricordi.
Questo romanzo è dedicato da Tosca ai suoi figli “perchè siano liberi di volare lontano ricordandosi sempre da dove sono partiti”. Questo racconto ci regala la consapevolezza che conoscere il passato ci fa comprendere chi siamo e chi avremmo dovuto essere, ma ci regala anche il coraggio di essere diversi da ciò che gli altri vogliono che diventiamo. E’ un romanzo che c’invita a scoprire la nostra piccola storia come risultato della grande Storia ma anche come rifiuto di continuare ad interpretare i desideri degli altri e reinventare una vita che diventi essa stessa una nuova storia. Uno degli aspetti più affascinanti di questo romanzo è proprio questo: Tosca ci dice che siamo ciò che i nostri avi hanno voluto che fossimo, ma, paradossalmente, siamo anche ciò che loro non avrebbero mai voluto che fossimo. E’ il sapore esaltante della libertà, inutile senza la consapevolezza di chi siamo: il più bel regalo che si possa fare alle nuove generazioni.