C’è chi sostiene che non siamo noi a trovare un gatto, ma che è il gatto a trovare noi.
Sul finire dell’estate ho trovato un piccoletto miagolante, pulcioso e mal nutrito, ma ora è un bel gattone. Più lo guardo e più mi accorgo che assomiglia al gatto di questo mio blog, ha persino i ciuffi di pelo nero sulla punta delle orecchie. Casualità? O qualcosa dentro di me già sapeva, a dispetto di me che ancora non sapevo? Ecco che il mio avatar a quattro zampe adesso è qui e mi fa compagnia nella realtà.
Ogni gatto è misterioso, è una creatura quasi magica, per questo è stato adorato e perseguitato. Ogni gatto credo che sappia scegliersi il padrone e lui ha scelto me perchè sapeva che in fondo lo stavo aspettando.
Sono, come sai, pienamente d’accordo. Complimenti per essere stata avvicinata da questo “spirito di natura”.
Mi piace il termine “spirito di natura” così come mi è tanto piaciuto tutto ciò che ho letto nel libro “Marian-tutto quello che so della vita l’ho imparato da una gatta” di Eva Polanski.
Deve essere un libo interessante.
Molto interessante.
Intanto pubblico questa foto di Oscar che dorme beato sognando, forse, girasoli e vi ravviso ancor più la somiglianza con il mio avatar.
Questa invece è Scarlett che indossa un Easter bonnet
Mi sono accorta di recente che nei loro nomi c’è la “sca” di Tosca, ma queste sono osservazioni da maestrina.