Si dice che l’ozio sia il padre di tutti i vizi. Ma se ci fossero vizi creativi, come ad esempio il vizio di scrivere, o qualunque altro pregevole vizio? Allora sia lode all’ozio. Lo stare senza far niente fa pensare, fa immaginare, fa analizzare dettagli, in pratica fa girare le rotelle del cervello magari a ritmo lento ma produttivo. Sarebbe dunque un finto ozio o un ozio propedeutico ad un da farsi piacevole e costruttivo. Magari pare che uno sia intontito su una sdraio del terrazzino e invece sta solo covando un qualche prodigio. “Ozio quindi sono”. Se non altro si è una persona e non una macchinetta puntata ad orario. Oziate, oziate senza sensi di colpa che fa bene alla salute fisica e mentale e magari chissà che la vostra mente oziosamente vagando di palo in frasca non giunga a qualcosa di eccezionale.
Ecco che vado a trovare:
Il termine ozio (derivato dal latino otium) indica un’occupazione principalmente votata alla ricerca intellettuale, attività generalmente riservata alle classi dominanti, ed è contrapposto a negotium, termine che indica occuparsi (più per necessità che per scelta) dei propri affari. ( da wikipedia) Vi passo il link che c’è molto d’interessante, molto, ma proprio molto di più di quel che possa aver detto io. http://it.wikipedia.org/wiki/Ozio
Così magari a chi vi rimprovera di stare senza far niente avrete di che rispondere, ma con calma senza affaticarvi troppo che se no vi spezzano l’ozioso incanto.
BUONE VACANZE!