Noi gente umana
che spesso
d’umano abbiamo ben poco
ci azzuffiamo
con schermaglie di gatti
di strada
per un nonnulla.
L’altro è fastidio.
Onnipotenti andiamo
senza indulgere.
Forse siamo
sempre più disconessi
dal reale
aberrati
dalla paura di soccombere
timorosi di fronte
alla scalata.
Armati
andiamo
di rabbia repressa
inermi
andiamo
sotto la frusta
delle esigenze sociali.
Non respiriamo
soffiamo
con sibilo di serpe in pericolo
con sbuffo di felino predatore.
Siamo il sacrificio
e il carnefice
il vinto
e l’assurdo vincitore
di niente.
Siamo così ricchi
e così miseri
così imperfetti e pretenziosi
di perfezione altrui.
Siamo elementi
dissonanti
in cori improvvisati.
Siamo quel che siamo
un minuscolo grumo
nelle braccia dell’universo
infinito
che evolve
muto
nel buio dei tempi.
(Tosca Pagliari in confusione di casi umani – ottobre 2020)