Di nuovo gennaio, anno nuovo, nulla di nuovo. Solite pile di bollette da pagare. Perchè tutte con le scadenze a gennaio? Per ricordarci che la tredicesima era solo un prestito momentaneo da restituire, quattro e quattr’otto, il mese dopo.
Di nuovo gennaio, anno nuovo, nulla di nuovo. Soliti fattacci di cronaca. Perchè il mondo non è nuovo, ma sempre vecchio, sempre uguale e la Storia non insegna affatto.
Di nuovo gennaio, anno nuovo, nulla di nuovo. Solite incombenze burocratiche. Perchè sarà tutto anche nuovo e informatizzato, ma poi sempre di scartoffie si tratta anche se virtuali. E’ la parte peggiore del mio lavoro, catalogare in verifiche, numeri e giudizi quelle magnifiche, adorabile canagliette che ti sorridono tutte le mattine. E loro sì che sono nuove, creature in progress in cui riporre la speranza che siano migliori di noi e di tutti quelli prima di noi, che ce la facciano davvero a cambiare la Storia una buona volta.
Di nuovo gennaio, anno nuovo, nulla di nuovo. Solo un anno in più, un anno di vita in più. Non sarà tanto, ma neanche poco, la vita non è una garanzia per nessuno ed ogni passo avanti è un miracolo.
Di nuovo gennaio e poi febbraio … che cambia? E’ solo una misura dell’umano scandire. Ma come si fa a non cercare un senso in qualcosa che magari ce l’abbia?
.