ANNIVERSARIO

Non posso pensare

un tempo a ritroso

perché la tragedia

resta sempre al presente.

Cavalcando gli anni

travestita da guerriera

sono vissuta

di giorno in giorno

di ora in ora.

Ho fatto un quadro

alla malinconia

con pennellate di sorrisi

e persino di risate.

Ho sedato l’animo

con profumo di fiori

pareti colorate

fusa di gatti

parole messe in fila

con una tastiera.

Ho imbalsamato

così bene i ricordi

che sembrano ancora

così freschi e vivi.

Ho imparato a navigare

in mondi paralleli

tra un tempo e un altro.

In tutto questo

la meraviglia

è che non sono impazzita,

ma ancora più strabiliante

è che qualora lo fossi

non me ne sono

mai accorta.

( Tosca Pagliari – gennaio 2021)

LO SCHERZO DELL’ALBA

Mezzanotte è passata da poco.

Io non dormo.

Là fuori

c’è un gallo che canta

più confuso di me.

Non lo vedo

lo sento.

Non so

se vuole lanciare

un segnale

un avvertimento.

Io non dormo.

Mi piacerebbe

fare le bizze

come una bimbetta

inquieta e timorosa.

Mi piacerebbe essere quel gallo

e fare alla notte

lo scherzo dell’alba.

( Tosca Pagliari – gennaio 2021 )

SOLO UNA COSA

Dimmi pure che era

un oggetto

una cosa

una roba.

Dimmi pure che

non aveva anima

cuore

pensieri

sentimenti

sensazioni.

Dimmi pure che non era

niente

soltanto materiale

facilmente rimpiazzabile.

Ti risponderò che è vero

eppure l’anima

e anche l’amore

glieli avevo messi io

perché non tutte le cose

sono cose qualsiasi.

Ci sono cose che pesano

col peso che gli dai

che valgono

col valore con cui le stimi.

Dimmi pure che non era nulla

o almeno ben poco

o se non altro

di poco conto,

ma allora

perché mi dispiaccio?

( Tosca Pagliari – gennaio 2021)

SENZA TITOLO

Avrei bisogno d’estate e di girasoli,

di vento caldo e acqua salmastra.

Di una notte

con una luna tonda e sfacciata

che buca il cielo

per odorare

i miei vasi di pomelie.

Invece fischia

il vento freddo del nord.

La stufa accesa

ha una luce rossa di vergogna

perché non mi scalda abbastanza.

I notiziari

raggelano ancora di più.

Il lavoro pesa

di burocratici adempimenti.

Questa non è neanche una poesia.

Solo povere parole inchiodate

perché se scappano

e prendono suono

diventano un urlo

che spezza i cristalli.

(Tosca Pagliari-gennaio 2021).

IL CORREDO

Non si cambiano i destini

neanche a voler cambiare

l’imbocco delle strade

neanche a fare percorsi a ritroso.

Arriviamo dentro un pacco già pronto

insieme al nostro corredo

e con questo ci giochiamo

tutti i possibili abbinamenti.

Potremmo cambiare i guanti

ma non le mani

le scarpe

ma non i piedi.

Il gesto e il passo

sapranno già che fare,

dove andare.

Non si cambiano i destini

ma non ci scagionano

dalle colpe

dagli sbagli

dalle leggerezze.

Arriviamo col nostro corredo

ci tocca averne cura

per le occasioni

di tutta una vita.

Non si cambiano i destini

ma bisogna provarci

perché tentare

non è mai uno spreco.

(Tosca Pagliari – gennaio 2020).

BIANCHERIA INTIMA

Non penso al momento.

Ho steso i pensieri

ad asciugare al vento

del dopo del poi del chissà quando.

Li guardo dondolare

non ho paura

che si stacchino

e cadano

nel vuoto.

Ho solo paura

che si secchino troppo

devo stare attenta

a raccoglierli

al tempo giusto.

(Tosca Pagliari-gennaio 2021)

LA BEFANA SI PREPARA

La notte si avvicina,

la Befana si prepara

con la scopa di saggina

il cappello nero a punta

e una punta di rossetto

poi alle gote dà il belletto.

La Befana con le calze colorate

con il tacco bello alto

con le unghie con lo smalto

che bisogna stare in tiro

quando tocca andare in giro.

La Befana si è evoluta,

ma ugualmente è benvoluta,

ora non porta più carbone

non è più di moda la punizione.

La Befana porta solo cose buone

caramelle zuccherate

avvolte in carte patinate

che d’amaro il mondo è pieno

porta un poco di sereno

dentro un sacco di velluto

stanotte a tutti vuol essere d’aiuto.

( Tosca Pagliari – vigilia del 6 gennaio 2021).

ALBERO GENEALOGICO (RADICI DEL CIELO)

I figli li generi dalle radici

li sviluppi nel tronco

e li mostri al cielo

spalancando rami.

Rami che bucano il cielo

intrecciano nidi

covano ali nuove

e volano alti

nello splendore

del loro tempo.

E resti ad aspettare

un frullo

e una fugace posa

intanto che le radici

s’appigliano forti

sfidando gli anni

intanto che ridi e piangi

e piangi e ridi

scambiando un ricordo

con un desiderio.( Tosca Pagliari – gennaio 2021)