Month: August 2013

  • RESIDUI

    b

    L’ulivo abbraccia i suoi nidi
    e la zanzara del fosso
    s’annega.
    Sullo sfondo dello scenario
    mi recito la vita in poesia
    per scrollarmi di dosso
    i residui di ieri.

    ( Tosca Pagliari – 14 aprile 1979)

  • CORRERE

    h

    Correre per correre
    e mai per arrivare.

    Fatemi correre
    la corsa del vento
    e del daino bianco.

    Fatemi correre
    la corsa del bene e del male
    la corsa dell’incoscienza.

    Datemi un sentiero per correre
    datemi il sentiero del bosco
    per perdermi
    senza ricordi.

    ( Tosca Pagliari – 20 aprile 1979)

  • CHI?

    P

    Chi comporrà il mosaico
    dei miei segreti?

    Non so più ascoltarmi
    capirmi e compatirmi.

    Sono il sasso affondato nello stagno
    sono la mosca
    sotto il bicchiere
    sono il groviglio del rovo.

    Chi snidierà
    i miei sogni braccati?

    ( Tosca Pagliari – 21 aprile 1979)

  • SENSAZIONI

    g

    Il sentimento
    è un otre gonfio
    d’acqua salata
    bevi
    e la sete
    brucia più forte.

    La passione
    è il roseto
    che s’arrampica sulla pelle.

    L’amore
    è la bacca rossa
    spaccata dal sole.

    La vita
    è la pioggia del temporale
    e la morte
    il silenzio del cipresso.

    ( Tosca Pagliari – 4 maggio 1979)

  • ANIMA

    g

    Ho un’anima agita
    vaga
    minuscola
    anima da colibrì.

    Ho un’anima ottusa
    che non m’assolve
    nè mi condanna
    anima zitta
    livida di stupore.

    ( Tosca Pagliari – 20 giugno 1979)

  • LA LUNA E’ DI MADREPERLA

    g

    La luna
    è di madreperla.
    Fate tacere i grilli
    o insegnategli
    a cantare un nome.
    E’ sempre lo stesso nome
    e la stessa canzone.
    Potessi averti o dimenticarti.
    La luna è di madreperla.
    Sento i grilli
    accompagnare un pianto.

    ( Tosca Pagliari – 18 giugno 1979)

  • IL MIO CUORE

    f

    Il mio cuore
    si fa di terra nuova
    acquattato nel buio
    scoppia il seme
    di un’altra illusione.

    Il mio cuore
    si profuma
    di resina e di menta.
    Da dietro il muro
    mi spia
    l’ombra della paura.

    ( Tosca Pagliari – 1 agosto 1979)

  • IO DEVO CREDERE

    m

    Io devo credere che
    una sera
    la mia amarezza
    travestita d’odio
    s’annegherà
    in un secchio
    d’acqua pulita.
    Secchio d’acqua di fonte
    da bere insieme a te
    secchio d’acqua innocente
    attinta dal pianto d’un bimbo.

    Io devo credere che
    ti condurrò una notte con me
    su un letto fresco di lini
    a rubare le stelle
    e i segreti d’amore
    ai folletti del buio.

    E poi devo credere ancora
    al vento che culla
    la grande cesta di giunchi di palude
    sui nostri corpi
    in attesa di miracolo.

    E credere sempre
    al tuo viottolo
    che un giorno
    s’incrocia col mio
    nel silenzio
    d’un bosco di querce
    e con la tua mano
    attaccata alla mia
    arrivare fin là
    dove le farfalle
    tessono nidi di seta agli amanti
    là dove persino la morte
    attraversa in punta di piedi
    per non svegliarci.

    ( Tosca Pagliari – 22 gennaio 1980)

  • DOMANI

    f

    Domani
    il sole salirà in cielo
    ed ogni cosa che illuminerà
    parlerà di te,
    un parlare fitto fitto
    che solo io sentirò in segreto
    nel flusso del mio sangue.
    Nel silenzio del pensiero
    mille volte griderò il tuo nome
    e mi risponderai
    ad ogni pulsare di tempia.

    ( Tosca Pagliari – 18 febbraio 1983)

  • DENTRO DI ME

    v

    E sentirò dentro di me
    la tua vita
    come un frullare di passero
    come una carezza
    fino alle viscere.
    E nutrirò dentro di me
    la tua vita
    a sorsi dolci di miele
    che ti coglierò
    nella gioia dello sguardo
    tenero e fiero.
    Saremo noi
    un’unica, grande, fertile
    terra stesa al sole
    le mie radici
    intrecciate alle tue
    ad assorbire la linfa
    dell’esistenza.

    ( Tosca Pagliari – 4 settembre 1983)