“Pelo rosso nè cane nè gatto” così recita un vecchio adagio sulla scia dei pregiudizi sui “rossi malpelo”. Invece pare che ci sia una fisiognomica anche per il colore del pelo del gatto e risulta che “Il felino color del fuoco si è dimostrato più resistente e le sua mappa cromosomica ha valorizzato le caratteristiche di aggressività, dandogli maggiore chance di affermarsi“; “il mantello rosso denota regalità, potere, energia e coraggio“; “Il gatto rosso è più vivace, il gatto rosso è un pò come un leone, non solo per il colore del pelo ma anche per il carattere”;
Molti gatti rossi sono stati dei veri e propri V.I.P : “Il micio di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” era rosso… Anche Garfield (all’italiana Isidoro) è amatissimo, un pò anche per il suo mantello color del sole. Churchill poi amava circondarsi in casa del suo gatto Jock. Il colore del suo mantello? Indovinarlo non è difficile ……”. “Per le sue caratteristiche di vivacità, di spontaneità, per la sua fierezza, per il suo indomito coraggio, che sia di razza o trovatello. il gatto rosso è un ottimo gatto da compagnia.” E non dimentichiamo il gatto nel famoso cartone animato di “Shrek”e nel successivo cartone animato “Il gatto con gli stivali”
Si sa che il gatto originariamente era nero e tutti gli altri colori sono dovuti a mutamenti d’adattamento all’ambiente.
“Il gatto rosso può avere due diverse origini: il rosso legato al sesso, o vero rosso, e il rosso non legato al sesso. Il vero rosso e il cream sono legati al gene per l’arancione “O”, che è portato dal cromosoma X. I gatti maschi ereditano il cromosoma X dalla madre e quello Y dal padre, e possono quindi avere un solo gene 0, che determina il colore arancione del fondo, con tigrature più scure. Le femmine ereditano due cromosomi X, che devono portare due geni 00 per dare un mantello rosso come nel maschio. I maschi rossi sono molto più comuni delle femmine.Solo in rarissimi casi i maschi ereditano un cromosoma X in più, e possono quindi avere un mantello tartaruga (se ereditano i due alleli Oo), ma proprio questa anomalia ne provoca la sterilità.
“ I gatti di color rosso uniforme sono stati selezionati riducendo il contrasto tra il colore del fondo e quello delle marcature, che però sono molto spesso ancora evidenti sulla testa, la coda, le zampe e nei gattini anche sul corpo.
La mappatura della frequenza del rosso legato al sesso nella popolazione dei gatti domestici ha rivelato come questa mutazione sia probabilmente occorsa inizialmente in Turchia e Asia Minore, e si sia diffusa attraverso le vie di mare e di fiume nel nordest dell’Europa, dove è stata particolarmente apprezzata nelle isole scozzesi. La massima concentrazione di gatti rossi, oltre che in queste isole, si registra in Gran Bretagna, nella Bretagna francese, nella valle del Reno, in Sicilia, in Calabria e sulle costo del Nordafrica.”