Ultimi giorni di scuola, caldo e stanchezza, molta stanchezza. Alunni, irrequieti più del solito, che puerilmente litigano scambiandosi infinite accuse. L’insegnante estenuata esordisce dimentica di una giovanissima platea:
_ E basta con queste FILIPPICHE!
Silenzio improvviso, magnifico silenzio, ma occhi sgranati ed espressioni esterrefatte degli alunni fanno comprendere che necessitano spiegazioni. Così la maestra:
– Per FILIPPICHE intendevo in senso metaforico. Infatti erano una lunga serie di accuse scambiate tra alcuni oratori dell’antica Roma.
Un velo di delusione cala su tutte le facce degli alunni.
Uno di loro, che non ce la fa a non dire sempre la sua, con una vocina acuta replica:
– E io che pensavo che tu ti riferissi a MARIA DE FILIPPI!