FOTOGRAFIE

Livida la linea dell’orizzonte
spezza
il cielo di cenere
e il mare d’argento.

Massi di nero lucido
in abbraccio
di bianca spuma.

Il pescatore
attende quieto
il pesce all’amo.

Il gabbiano
plana adagio
ad ali spiegate.

Il mio volto
s’inumidisce
di spruzzi salmastri.

La mia pelle
s’arriccia
alla brezza di mare.

Solo i miei occhi
scattano fotografie.
Le sviluppa
la camera buia della mente
su membrane indelibili
e segrete
dove nessuno
ha accesso.

Tosca Pagliari (28 settembre 2011).

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