C’era una strada
con tante porte
tutte aperte
da lì sbucavano
Le case degli uni
eran degli altri.
Andavano a giochi
e pane acqua e zucchero
seduti sugli scalini.
Calzettoni bianchi
ginocchia spellate
nascondini tra cassapanche
e mobili antichi
risate sdentate
cinquanta lire
per un grosso gelato
magliette imbrattate.
La domenica profumo di talco
scarpe lucide
giochi composti
giornaletti, figurine.
Era una strada
con tanto vocio
senza né tuo né mio
figli di tutti
madri per tutti.
Era una strada
con tante porte
la sera davanti ogni porta
una bottiglia con accanto monete
e al mattino il latte fresco
era lì pronto per esser bollito.
Fantascienza a volerlo rifare
come ci si potrebbe oramai fidare?
C’era una strada ed ancora c’è.
Porte tutte chiuse
nessun bambino in giro
neanche a cercarlo apposta
solo lunghe file di auto in sosta
e silenzio ora che gli anni
hanno ingoiato risate e pianti
bisbigli e canti .
Nel frattempo siamo progrediti
e chissà ancora quanto lo saremo!
Ci sarebbe da prenderci certi spaventi
invece pare si stia anche contenti.
Tosca Pagliari (gennaio 2023)