Se i pensieri fossero soldati
starebbero in fila ordinati
sull’attenti impietriti e ubbidienti
per la logica dei convincenti.
Se i pensieri fossero farfalle
andrebbero tra mille corolle
leggeri curiosi e invadenti
per ritornare di dubbi impollinati
e diversamente illuminati .
Se i pensieri fossero bambini ribelli
seduti scomposti e incuranti agli appelli
dipingerebbero con tinte d’acquerelli
traiettorie strane e improbabili
ma magari approdabili
anche in mari ritenuti inconfutabili.
Se i pensieri fossero sementi
in sacchetti scambiati
di giusti e sbagliati,
e divenissero germogli divergenti
miscugli di cuore, intelligenza, anima e follia
oltre che di statistica e rigidità di menti
farebbero troppo rumore e antipatia
ma fiorirebbero magari
senza terra né magia
su scie d’universi rari
e sconosciuti dove il dominio e la menzogna
morirebbero di febbre di vergogna.
Tosca Pagliari (marzo 2021)