Month: September 2020

  • UNA SEDIA DAVANTI ALLA PORTA PER GUARDARE IL MONDO DA CASA

     

     

    Quando le donne guardavano il mondo da casa, una sedia davanti alla porta era il loro trono di gioie e dolori dall’inizo alla fine della vita. Se ne stavano sedute composte mentre andavano avanti nelle varie fasi di un’esistenza fatta di attese, sacrifici, rinunce.

    Tutto questo nella toccante poesia  dialettale di

    Franco Fratantonio, alla quale segue una mia traduzione.

    Invito, tuttavia, anche chi non conoscesse il dialetto, a leggerla nella stesura originale perchè è proprio lì che si coglie tutta l’essenza.

    NA SEGGIA RAVANZI A PORTA

    Na segghia ravanzi a porta
    aspittannu ri jucari
    prima ca arrivassi a malizia
    Na segghia ravanzi a porta
    aspittannu ca ti talìa u zitu
    ma attenzioni…che rinoccia
    ‘ntuppati
    Na segghia ravanzi a porta
    aspittannu u primu addievu
    cusiennu e cucinannu
    Na segghia ravanzi a porta
    aspittannu nu maritu
    ca torna lurdu
    ro travagghiu
    Na segghia ravanzi a porta
    aspittannu i figghi
    e ‘mpazziennu pe niputi
    Na segghia ravanzi a porta
    vistuta ri nivuru a luttu
    aspittannu a propria morti
    Ora ciusi si porti
    cianciemu fimmini
    ca hana vissutu
    aspittannu, aspittannu
    na na segghia ravanzi a porta

    di FRANCO FRATANTONIO.

    UNA SEDIA DAVANTI ALLA PORTA

    Una sedia davanti alla porta

    aspettando di giocare

    prima che arrivasse la malizia.

    Una sedia davanti alla porta

    aspettando che t’ammirasse il fidanzato

    ma attenzione… con le ginocchia

    accostate.

    Una sedia davanti alla porta

    aspettando il primo neonato

    cucendo e cucinando.

    Una sedia davanti alla porta

    aspettando il marito

    che torna sudicio

    dal lavoro.

    Una sedia davanti alla porta

    aspettando i figli

    e impazzendo per i nipoti.

    Una sedia davanti alla porta

    vestita di nero a lutto

    aspettando i propri morti.

    Ora chiuse sono le porte

    piangiamo le femmine

    che hanno vissuto

    aspettando aspettando

    una una sedia davanti alla porta.

    ( libera traduzione di Tosca Pagliari)

  • Segreto di mare

    Dalla voce di Carlotta Ciulli (ottobre 2020)

    Mi dici mare che sbatti
    bofonchi e sprizzi
    contendi col vento
    con schiuma di rabbia
    Mare che cadi,
    ti risollevi al cielo
    t’arrotoli , spiaggi
    impetuoso t’adagi
    e ricominci la lotta.
    Mi dici mare
    quando tornerò
    a trovarti calmo
    specchio di cielo immoto,
    mi dici mare
    adesso
    o poi
    il segreto
    di come si placa
    lo spirito inquieto?
    — Tosca Pagliari ( che col mare ci parla). Settembre 2020
  • METEREOPATIA

    Pioviggina incerto.
    Il tempo è immusonito.
    Ha il broncio
    come i bimbi
    prima di scoppiare
    in un pianto dirotto.
    Qualche albero
    arruffa la chioma
    spazientito.
    C’è un’energia inquieta
    nell’aria
    che assorbo e sommo
    nel tran tran
    della mia metereopatia.
    Tosca Pagliari (settembre 2020)
  • UN ALTRO GIORNO E’ ANDATO

    Un altro giorno è andato
    tra una battaglia e una risata
    tra una corsa e una sosta
    tra un’incertezza
    e una fermezza
    tra una soluzione
    e un’inconclusione.
    Tra tra tra
    la musica di un mitra
    che cerca d’ammazzare il tempo,
    ma di rimbalzo
    invece…
    tra tra tra
    è il tempo che inesorabilmente
    ammazza tutti quanti noi
    tra tra tra
    ( Tosca Pagliari armata di trita filosofia- 10 SETTEMBRE 2020).
  • INSONNIA

    Woman working on laptop late at home
    Mezzanotte,
    le stelle hanno gli occhi spalancati
    non dormono,
    neanch’io.
    Dovrei fare come il fiore
    che ha reclinato la corolla
    e si è rannicchiato nei petali.
    Dovrei qui sul cuscino
    adagiare i pensieri
    e lasciarli sdraiati fino a domani.
    Dovrei spegnere tutto
    ma trovo solo l’interruttore della lampada
    dove mai avrò messo quello della mente?
    Buonanotte a chi già sogna
    buonanotte a chi non dorme
    e veglia pensieri.
    (Tosca Pagliari insonne – 2 settembre 2020).
  • ANIMO ACROSTICO

    Sento calare la sera
    Ermetica
    Tela di
    Tante
    Emozioni color
    Malinconia
    Brulichio di
    Ruvidi pensieri
    Estratti dalla noia.
    ( Tosca Pagliari – amarcord- 2 settembre 2010- un altro tempo un’altra vita)