Month: May 2018

  • SIGNIFICATI ANTICHI E MODERNI

    Ultimi giorni di scuola, caldo e  stanchezza, molta stanchezza. Alunni, irrequieti più del solito, che puerilmente litigano scambiandosi infinite accuse. L’insegnante estenuata esordisce dimentica di una giovanissima platea:

    _ E basta con queste FILIPPICHE!

    Silenzio improvviso, magnifico silenzio, ma occhi sgranati ed espressioni esterrefatte degli alunni fanno comprendere che necessitano spiegazioni. Così la maestra:

    – Per FILIPPICHE intendevo  in senso metaforico. Infatti erano una lunga serie di accuse  scambiate tra alcuni oratori dell’antica Roma.

    Un velo di delusione cala su tutte le facce degli alunni.

    Uno di loro, che non ce la fa a non dire sempre la sua, con una vocina acuta replica:

    – E io che pensavo che tu ti riferissi a MARIA DE FILIPPI!

  • DI DOMENICA MATTINA

    Di domenica mattina

    mi ha svegliata la tristezza:

    -Alzati è giorno, c’è il sole

    eppure vieni con me.

    -Sono già con te

    resto qui

    non faccio nulla

    non piango neanche

    sto ferma.

     

    Mi ha svegliata la tristezza:

    -Alzati!.

    -Perché?

    Dimmi un solo

    valido

    perché.

     

    Mi ha svegliata la tristezza:

    -Perché sei di natura

    dispettosa

    e prepotente

    e riderai

    per non darmi soddisfazione

    riderai forte

    per confondere

    il mio alito infelice.

    Combatterai

    e a me piace

    vederti combattere

    io godo

    a vederti dimenare

    tra circostanze

    e risoluzioni

    con l’animo imbellettato

    a somiglianza

    d’una finta espressione.

     

     

    Mi ha svegliata la tristezza

    e non volevo

    essere svegliata

    volevo dormire

    nell’apnea dei pensieri

    volevo dormire

    il mio sonno sottovuoto.

     

    Mi ha svegliata la tristezza:

    -Combattimi,

    ma dammi soddisfazione

    combattimi

    a mani nude,

    combattimi

    dentro il tuo silenzio

    e la tua follia

    soprattutto

    combattimi lealmente

    senza usare

    la tua arma segreta.

     

    Mi ha svegliata la tristezza

    ma io sono di natura

    dispettosa

    e prepotente anche

    e tremendamente

    sleale.

    Io scrivo.

    (Tosca Pagliari- Maggio 2018)

     

     

     

     

  • Filastrocca fonti storiche primo approccio

    LA STORIA DI DIEGO

    Ma Diego chi è?

    E’ un bambino immaginario,

    ma proprio come me.

    C’è di straordinario

    che sa raccontare ogni fatto

    fin da quando è nato,

    ma mica perchè è matto.

    Mamma, papà e parenti ha interrogato

    facendosi tutto orecchi.

    In scatole di giocattoli e vestiti vecchi

    ha rovistato.

    Album di foto e filmati ha visionato

    e poi ha preso in mano

    persino il certificato di nascita

    e  quello delle vaccinazioni.

    Quante emozioni

    tra le righe del suo diario di vita

    scritto pian piano

    da entrambi i genitori

    esperti narratori.

    Così sul suo passato ha investigato

    e le fonti scritte e orali

    visive e materiali

    prove incontestate

    sono diventate

    per completare il puzzle del passato.

    Adesso come Diego anch’io lo so fare

    e superando i vuoti di memoria

    tutta la mia vita in una storia

    posso raccontare.

    ( Tosca Pagliari –  La maestra – maggio 2018).