TEMPO DI VERIFICHE

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Per una verifica d’Italiano in classe quarta, mi serviva un testo poetico semplice alla portata di bambini di scuola primaria, ma che al tempo stesso che racchiudesse tutte le peculiarità studiate. Non so quanto ci avrei messo a cercarla e se mai l’avrei trovata così come la volevo io, così me la sono inventata. La pubblico qui, magari a qualcuno dovesse servire.

PROVA DI VERIFICA   ITALIANO     QUARTO BIMESTRE

(COMPRENSIONE DEL TESTO)

NOME…………………………………………COGNOME………………………………………………CLASSE……………….DATA………

E ARRIVERÀ L’ESTATE

E arriverà l’estate

all’improvviso,

il sole mi scotterà il viso

e saranno liete le giornate.

 

Il tempo avrà un battito lento,

la mia fantasia

volerà come aquilone nel vento

e la noia mi chiederò cosa sia.

 

Sarò  guizzante pesce di mare

sarò lucertola stesa al sole a riscaldare.

 

Andrò al ritmo del cri cri dei grilli

amerò i silenzi e i gioiosi strilli.

 

E arriverà l’estate

come un’amica che torna da lontano

portando in mano

pesche vellutate.

 

Sarò trotto di puledro selvaggio

spianate spiagge e freschi boschi

percorrerò perdendomi a perdifiato.

(La maestra- Tosca Pagliari – maggio 2017).

 

Dopo aver letto attentamente questo testo, rispondi alle seguenti domande.

 

  • Di che tipo di testo si tratta?

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  • Quante strofe ci sono?

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  • Quante strofe sono di quattro versi?

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  • Quante strofe sono di tre versi?

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  • Quante strofe sono di due versi?

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  • In quale strofa non ci sono le rime?

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  • Che tipo di rima troviamo nella prima e nella quinta strofa?

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  • Che tipo di rima c’è nella seconda strofa?

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  • In quali strofe invece la rima è baciata?

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  • Nella quarta strofa c’è un’onomatopea, trovala e sottolineala di rosso.

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  • Nell’ultima strofa ci sono delle allitterazioni, trovale e sottolineale di blu.

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  • Trova le similitudini e copiale…………………………………………………………………………………………………………

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  • Trova le metafore e copiale:……………………………………………………………………………………………………………..

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Metti una crocetta sulla risposta appropriata

  • Che tipo di dati sensoriali sono espressi in questa poesia?

Soltanto visivi        visivi, uditivi e tattili        visivi, uditivi e olfattivi        visivi e uditivi.

 

  • La poesia, dedicata alla stagione estiva che sta per arrivare, esprime sensazioni di:

Stanchezza  e paura       Gioia, spensieratezza  e libertà       Tristezza e monotonia

Preoccupazione e sconforto .

 

PARLANO LE MADRI PARLANO

Holidayz

Parlano le madri parlano
trepidano le madri
s’affannano le madri.
Hanno battiti di cuore accelerati
e il respiro intenso.
Hanno l’allerta del segugio
il balzo della tigre
l’ala della chioccia.
Hanno un grembo che sgrava
e resta aperto per tutta la vita
giaciglio pronto per ogni debolezza
per ogni paura, per ogni tristezza.
In ognuna di loro
piange una donna
e combatte una guerriera.
Parlano le madri
hanno tutte le stesse parole
le stesse ansie
gli stessi sogni distesi
sui ponti lontani
del futuro.
Parlano le madri
e parlano i loro occhi
con luci d’orgoglio
apprensione e smarrimento.
Parlano le madri
con voce tremante
con senso di colpa
con voce decisa
con tono di difesa
con voce contenta
con tono di vanto
con voce perplessa
di domanda senza risposta.
Parlano le madri
parlano tutte le madri del mondo
parlano tutte la stessa lingua.

(Tosca Pagliari – dicembre 2015)

LA PAROLA MAMMA ( scritta per gli alunni per la festa della mamma)

MAMMA

Mamma è una parola antica

una parola amica.

Mamma è una parola precoce

che fa dolce la voce.

Mamma è una parola corta

ma che a lungo conforta.

Mamma è una parola grande

come un grembo

e piccola come un sussurro.

E’ come il sole in un cielo azzurro

che illumina la strada della vita

di gioia infinita.

Mamma è una parola tra le tante

ma è la più importante

che ci sia

e oggi che è la tua festa

mi batte nel cuore, mi frulla nella testa

per questo t’abbraccio forte mamma mia.

La maestra

(Tosca Pagliari- maggio 2017)

Altre poesie dedicate alla figura della mamma:

Le mamme del nuovo millennio

http://www.lefotosalvate.com/blog/le-mamme-del-nuovo-millennio/

Parlano le madri

PARLANO LE MADRI

Madre

MADRE

IO SONO ( quando l’identità è fanciulla)

Mi serviva una poesia per un lavoro sull’identità con i miei alunni, siccome non l’ho trovata ho pensato di scriverla io. Poi si vedrà l’effetto su di loro, intanto eccola.

IO SONO

Io sono me

e un altro uguale non c’è

non lo trovi neanche a girare tutto il mondo

non lo trovi né in cielo né nel mare più profondo.

Io sono il mio viso

il mio sguardo, il mio sorriso.

Io sono i miei pensieri

e tutti i miei desideri.

Io sono le mie paure

i miei sogni e le mie avventure.

Io sono tutte le mie sconfitte e le mie vittorie

io sono una storia tra migliaia di storie.

Io sono la pace e la baruffa

 il mio silenzio e la mia smorfia buffa.

Io sono la quiete e la tempesta

sono io dai miei piedi alla mia testa.

Io sono il bambino che

adesso

guardo  riflesso

nello specchio e quello

ancor più bello

 che riconosco

nel mio animo nascosto

dove tutto il mio amore è riposto.

La maestra

PROPOSITI PER LA MIA TERRA (ecologia in rima)

terra fiorita

Non voglio più sporcare

le acque del mare

voglio acque trasparenti

e pesci lucenti.

Voglio aria pulita

e natura fiorita.

Non voglio più trovare

rifiuti sparsi ad inquinare

la Terra che è madre amorosa

e ci sfama senza posa.

Voglio campi di grano maturo

distese di sano futuro,

voglio sapore di frutta squisita

voglio mordere la vita.

(La maestra)

(Tosca Pagliari-marzo 2017).