Ognuno nasce dotato di ali
e può riuscire a volare
oltre il pianto
la pena di vivere
la precarietà
del tempo
che va.
Sono ali
tessute di nulla
sono ali pronte a tutto.
Le devi solo riconoscere
e comprendere per quale volo
sono state confezionate e poi donate.
Donate a te, a me, a tutti
sicchè vivere è pena
e gioia e speranza
di ognuno.
Io ebbi ali
prima di carta
e d’inchiostro, poi
di tasti e battiti sempre
più lievi, più fluidi, più lontani.
Io ebbi ali di gabbiano e di farfalla
d’aquila e di gufo e di colibrì
ali grandi, ali minuscole
ali di giorno, ali di notte,
ma ali leggere.
Ali di parole
ali lievi e variopinte
per volare oltre la pena
oltre lo schianto della paura
oltre l’abisso della solitudine
oltre il baratro dell’incomprensione.
Io ebbi ali per sorvolare sul pianto
ed atterrarre sul sorriso
ebbi ali per scrivere
e scelsi a volte
l’ironia.
(Tosca Pagliari- marzo 2016)