Month: December 2015

  • PARLANO LE MADRI

    Parlano le madri
    trepidano le madri
    s’affannano le madri.
    Hanno battiti di cuore accelerati
    e respiro intenso.
    Hanno allerta di segugio
    balzo di tigre
    ala di chioccia
    lingua che lecca ferite
    di cuccioli.
    Hanno un grembo che sgrava
    e resta aperto per tutta la vita
    giaciglio pronto per ogni debolezza
    per ogni paura, per ogni tristezza.
    Hanno lacrime asciutte
    e lacrime calde
    morbidi seni
    mani indaffarate
    guidano passi
    e imparano anch’esse
    un nuovo cammino.
    Parlano le madri
    parlano
    e in ognuna di loro
    piange una donna
    combatte una guerriera.
    Parlano le madri
    hanno tutte le stesse parole
    le stesse ansie
    gli stessi sogni
    in volo su ali di farfalle
    verso il futuro.
    Parlano le madri
    e parlano i loro occhi
    con luci d’orgoglio
    apprensione e smarrimento.
    Parlano le madri
    con voce tremante
    con senso di colpa
    con voce decisa
    con tono di difesa
    con voce contenta
    con tono di vanto
    con voce perplessa
    di domanda senza risposta.
    Parlano le madri
    parlano tutte le madri del mondo
    parlano tutte la stessa lingua.
    (Tosca Pagliari – dicembre 2015)

  • LETARGO NATALIZIO

    Il mio senso del Natale sarebbe andare in letargo verso la seconda metà di novembre senza svegliarsi prima della seconda metà di gennaio, ma, dato che fa ancora freddo, forse meglio la seconda metà di marzo. Come un orso? Sissignore come un orso! Orso proprio orso non il dolce Teddy Bear in versione natalizia.

    Natale me lo ricordo da sempre come una strana morsa allo stomaco, come una smaniosa attesa e una susseguente delusione. Forse sarà perchè il bombardamento mediatico prenatalizio fa accendere troppe aspettative. Forse sarà quella macchina che si mette in moto con tutte le incombenze: cibi, regali, visite, abbigliamento, addobbi domestici … Forse sarà una strana voglia di ribaltare tutti i luoghi comuni.

    Eppure mi scopro fautrice delle tradizioni, anche di quelle che si stanno perdendo o si sono già perse. Allora perchè respiro di sollievo quando intorno al dieci gennaio vedo scomparire definitivamante ogni apparenza natalizia? Perchè sono un orso? Forse ecco è tutto lì il mistero: sono un orso nervoso a cui è impedito il tanto desiderato letargo.

    Buon Natale a chi ci crede, a chi ci spera, a chi ci gode, a chi lo ammira … Buon Natale festanti “natalini”, manca poco datevi da fare!

    Mi piacciono a Natale quei film stupidotti e allegri, i cosiddetti “film panetteni” dove spesso la gente per Natale scappa verso luoghi caldi e divertenti. Mi piacciono perchè un po’ incarnano la mia smania di deviare il corso del tradizionale Natale, ma mi chiedo: “Un orso lo imbarcano su un aereomobile di questi tempi?”

    Toh! Ho trovato un collega: un orso non in letargo che si affaccenda con il Natale. Forse il bello del Natale sono le gioie dei bambini. Divertitevi allora bimbetti d’età e bimbetti di spirito.

     

    http://www.dailymotion.com/video/x2is34s