Marzo

Con ancora lo starnuto

dell’inverno

e il presagio

dello sbadiglio estivo,

col nuvolone

e lo squarcio spavaldo

di un bugiardo solleone,

con gale azzurre

e strascichi grigi

marzo sussurra

che primavera torna

se aspetti che scorra

il ritmo eterno

dell’oggi e del poi

se aspetti che passi

che spiova

e s’illumini il tempo

così come

forse

arrivi un sorriso

dopo un lungo pianto.

( Tosca Pagliari – marzo 2014)

VETRI APPANNATI

 

Dietro vetri appannati

cielo torvo

di temporale.

Davanti a vetri appannati

sguardo lontano

oltre il pensiero

e l’essenza

dell’oggi.

Sopra vetri appannati

ghirigori smarriti

che rincorrono inizi

senza fine

e svaniscono

nell’acquerugiola

stanca.

(Tosca Pagliari, marzo 2014)