Sono cambiati i bambini rispetto a qualche generazione fa? Non dico rispetto a quella dei loro nonni o dei loro genitori, ma anche a quella di qualche loro fratello di solo dieci anni più grande. Adesso li chiamano i nativi digitali, si adattano al mondo con altri mezzi. Ridono e piangono allo stesso modo, giocano, sognano e imparano forse in modo diverso. Quanto poco ne sappiamo di loro, noi che abbiamo avuto un altro impianto di vita? Oppure ne sappiamo, eccome,proprio perchè rileviamo le loro inquietudini, i loro disagi, la loro frenesia, il loro universale ed immutabile desiderio umano di vivere, amare, essere amati, essere felici.
Vogliamo parlarne insieme ?
Monthly Archives: June 2009
Terra di confine
La mia mente
abita una terra di confine
sulla linea di demarcazione
del dubbio
dell’incertezza
delle molteciplici verità
e tutti i rispettivi
contrari.
La mia mente
abita una terra
di lotte continue
tra i pensieri nuovi
e quelli precostituiti
tra la logica comune
e gli sprazzi stravolgenti.
La mia mente
abita tra la terra di nessuno
uno spiazzo libero
e solitario
con segnaletica
di punti interrogativi
e tra la terra di tutti
una zona sofraffollata
di perentorie indicazioni.
La mia mente abita
una terra di confine.
( Tosca Pagliari – agosto 2013 )
NOTTE DI SAN LORENZO
Sui ciottoli della spiaggia
occhi di ragazze
occhi di ragazzi
accarezzano il cielo
spremono gocce di stelle
sfuggenti
su illusioni di desideri
giocando
il gioco della speranza.
Lunga è la notte
lunga ancora la vita
padroni del loro destino
che si avveri ogni loro
volere.
( Tosca Pagliari – agosto 2013)
IL BALLO DELLA VITA
Non farà sempre questo caldo
così come non rimase il freddo dell’inverno
tornerà l’autunno
ci sarà tepore d’altre primavere.
Non si ferma nè il bello
nè il brutto.
tutto è in divenire
e tra un lamento
e un desiderio
passo
passo
balleremo tutti quanti
il ballo della vita
passo
passo
passeremo
tutti quanti
a un altro ballo
con musica sconosciuta.
.
( Tosca Pagliari – agosto 2013)
NOTTE DI PRIMA ESTATE
Faccia tonda di luna
in viaggio tra greggi di nubi
e stelle.
Notte di prima estate
caldi vapori
tra cielo e terra.
Occhi di fiori chiusi
in sognante attesa
di nuovi raggi.
Pensieri
senza filo
sospesi nel vuoto.
(Tosca Pagliari – giugno 2013)
IL CUSTODE DEI RICORDI
Occorre un custode
per i ricordi.
C’è da custodire
i ricordi.
Ogni cuore
ogni mente
ha memorie
da tutelare
o si resta
crisalide
vuota
di gioia
e di pianto.
Crisalide
inutile
di tempo
vissuto
d’aria.
E la voce
ci vuole la voce
ai ricordi.
La voce
con qualunque mezzo
perché i ricordi
non si spezzino
nel tempo
ma
rimangano
catena infinita
del nesso degli eventi.
Tosca Pagliari ( maggio 2013).
IL MARE DEL WEB
Il mare del web
è un mare solitario.
Navighi
insieme ai solitari
che cavalcano
onde di richiamo
per condividere
una solitudine
o per proporre
una parte di sé.
Il mare del web
è un mare di pesci guizzanti
che s’incontrano veloci
e veloci si disperdono
così uguali
così diversi
che si confondono.
Il mare del web
è un mare artificiale
racchiuso da dighe eteree
per non disperdere i flutti
dei molteplici pensieri
che circolano
si scambiano
si alimentano
qualche volta si affrontano
qualche volta si confrontano.
Nel mare del web
ti ci tuffi
e ci resti a nuotare
sino allo sfinimento
in attesa di tutto e di nulla.
Infine
ne esci inzuppato
ma non corri ad asciugarti
lasci evaporare
adagio
adagio
adagio
in attesa di un’altra tentazione
di un altro tuffo
di un altro schizzo
nel gorgo di migliaia di altri schizzi
spruzzati su ali di speranza
a pelo d’acqua.
( Tosca Pagliari – Aprile 2013)
AMMAZZARE LA SOLITUDINE
Per ammazzare la solitudine:
sette colpi di luce
da sette finestre aperte,
sette spennellate di colore
in sette grandi stanze,
sette profumi di fiori
in sette metri
di balcone,
sette ceri
su sette altari,
sette fiati
per sette sospiri,
sette silenzi
vestiti di sette zitte parole,
sette salti
su sette fossi
d’acqua scura di paura,
sette dita
su sette tasti di una tastiera
e la solitudine
ancora non muore
sta lì
e resiste
convinta
d’esserti amica.
( Tosca Pagliari – aprile 2013)
LA PARTE E IL TUTTO
Dove andremo?
Dove andremo
dopo questo paradiso e questo inferno,
dopo queste gioie e dopo questi dolori,
dopo aver attraversato il tempo
liberato i pensieri
amato e odiato,
fatto e disfatto
il dritto e il rovescio,
dopo aver sognato
realizzato,
finito,
dove andremo?
Il nulla non attende nulla
non andremo nel nulla.
Se i nostri sensi
smetteranno d’ingannarci
travalicheremo l’universo.
Non possiamo aspettarci
altri paradisi ed altri inferni
non possiamo andare
verso la ripetizione.
Magari
ci ingloberemo di nuovo
in quel tutto
da cui ci siamo staccati
per imparare a riconoscere
la parte dal tutto.
(Tosca Pagliari – aprile 2013)
LA MACCHINA DEL TEMPO
La macchina del tempo
viaggia solo nella mia testa
sa percorsi solo all’incontrario
verso l’ignoto non sa dirigersi.
La macchina del tempo
fa il pieno con i ricordi
ma non si mette in moto.
La macchina del tempo
la spinge il desiderio
di ritrovare quel che s’è perso
ma non si muove.
La macchina del tempo
l’ha progettata la disperazione
la collauda la rassegnazione.
(Tosca Pagliari – febbraio 2013)
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